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giovedì 12 marzo 2009

PORDENONE, AGGREDISCONO OMOSESSUALE E SCAPPANO (ARTICOLO di STEFANO BERGOMAS)


12 Marzo, POREDENONE, AGGREDISCONO OMOSESSUALE E SCAPPANO, identificati e denunciati i responsabili

“Volevamo dare una lezione ai froci”, queste sono alcune delle pesanti parole pronunciate dalle tre persone, un uomo di 43 anni e due giovani di 21 e 22 anni, denunciate per concorso in violenza privata aggravata dal fatto che la vittima è portatore di handicap.
Il malcapitato, un omosessuale di 30 anni portatore di una lieve disabilità psichica, è stato pestato e insultato dai tre malintenzionati che poi sono fuggiti, fortunatamente la polizia è riuscita ad identificarli, sono stati deferiti in stato di libertà alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone.
Il fatto è avvenuto il 23 gennaio in piazza XX settembre, zona centrale di Pordenone, verso le ore 21.30, orario in cui la piazza era gremita di gente, ciononostante nessuno è intervenuto in soccorso dell’uomo, ad avvisare le forze dell’ordine è stato il gestore di un bar che, accortosi dell’accaduto, ha subito chiamato la polizia, la quale ha dovuto intervistare una dozzina di persone per ricostruire la sequenza degli eventi, visto che il tutto si era svolto nell’indifferenza generale.
Tristemente si è appreso che la vittima non è nuova a questo tipo di violenze, nel 2002, allora era militare in ferma breve volontaria, fu aggredito da un compagno che poi lo abbandonò in condizioni gravissime nella periferia della città di Pordenone.
Conseguentemente a quel pestaggio l’uomo rimase in coma per settimane, riportò danni cerebrali permanenti oltre alla perdita quasi totale della vista, venne poi dichiarato invalido civile al 100% e fu costretto a lunghe terapie per la riabilitazione.
Ad aggravare la situazione degli aggressori ci sarebbe la premeditazione dell’illecito, mirato a punire la comunità gay della zona, la quale, dopo aver appreso dell’accaduto, si è subito rivoltata; così si è espresso a riguardo Franco Grillini, presidente onorario dell’Arcigay: "L'aggressione di Pordenone contro un gay disabile è scioccante perché è stata organizzata, perché si tratta di violenza gratuita, perché l'omofobia delle 'motivazioni' è incontestabile, perché ormai la violenza contro gli omosessuali ha travalicato quella verbale e ideologica per trasferirsi nelle piazze e sulle strade. In sostanza non è più solo 'verbale' e politica, ma sta diventando una vera e propria emergenza".
Da queste parole si comprende la preoccupazione che tali comportamenti possano diffondersi ed aumentare di frequenza, rimane la speranza di una pena esemplare che funga da deterrente al ripetersi di episodi analoghi.

STEFANO BERGOMAS

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